
Ma ora leggiamo un po' quello che ha detto Ernesto Ferrero (presidente della Fiera del Libro): “Le proteste che continuano anche in questi giorni mi rattristano perché rappresentano l'incapacità della scuola, del paese, della società a formare giovani in grado di sostenere un contraddittorio in modo democratico e di interpretare la complessità che stiamo vivendo e che necessita di una grande apertura al dialogo. La Fiera ha sempre e solo promosso il dialogo, per capire cosa sta accadendo intorno a noi, peccato che questi ragazzi, ma anche tanti scrittori miei amici arabi, non abbiano voluto accettarlo”.
Per commentare queste parole riporto testualmente l'efficace sfogo letto sul sito "Misteri d'Italia":
" Sono parole di Ernesto Ferrero, direttore della Fiera del libro di Torino. Parole di fronte alle quali uno dice: “Ma Ferrero ci è o ci fa?”.
Come è noto, quest’anno la Fiera del Libro di Torino non sarà dedicata agli scrittori di Israele (il che sarebbe stato almeno plausibile), ma al 60/mo anniversario della fondazione dello Stato di Israele, che è come dire al 60/mo anniversario della tragedia palestinese. E che fa il tenero Ferrero, anima bella della cultura italiana? Si lamenta perché qualcuno protesta, non capisce perché altri agitino lo spauracchio del boicottaggio ed è addolorato perché i suoi “amici arabi” abbiano declinato l’invito a partecipare alla Fiera.
Caro Ferrero, ma sei così di tuo o qualcuno te lo fa fare?"
" Sono parole di Ernesto Ferrero, direttore della Fiera del libro di Torino. Parole di fronte alle quali uno dice: “Ma Ferrero ci è o ci fa?”.
Come è noto, quest’anno la Fiera del Libro di Torino non sarà dedicata agli scrittori di Israele (il che sarebbe stato almeno plausibile), ma al 60/mo anniversario della fondazione dello Stato di Israele, che è come dire al 60/mo anniversario della tragedia palestinese. E che fa il tenero Ferrero, anima bella della cultura italiana? Si lamenta perché qualcuno protesta, non capisce perché altri agitino lo spauracchio del boicottaggio ed è addolorato perché i suoi “amici arabi” abbiano declinato l’invito a partecipare alla Fiera.
Caro Ferrero, ma sei così di tuo o qualcuno te lo fa fare?"
A VATTIMO LETTERA ANONIMA DI MINACCE
Gianni Vattimo, docente di Filosofia Teoretica all'Università di Torino, che più volte nei mesi scorsi è sceso in campo per contestare la dedica della prossima edizione della Fiera del Libro di Torino al 60/mo anniversario della fondazione di Israele, ha ricevuto una lettera anonima minatoria in inglese nella quale viene insultato e invitato a ricordare la data del 16 ottobre 1972 quando a Roma venne ucciso a colpi di pistola lo scrittore palestinese Wael Zuaiter. Ad ucciderlo furono gli agenti del Mossad in quanto lo scrittore era vicino al gruppo terroristico di Settembre Nero.

Vattimo ha affermato: “Credo che la Fiera abbia sbagliato ad invitare Israele come ospite d'onore nel suo sessantesimo anno dalla Fondazione, come se questa fosse una festa per tutti. E non credo neppure che tutta questa storia, seguita alla decisione della Fiera, serva ad Israele”.
4 commenti:
ho postato il caso! :-)
che brutto...soprattutto Ferrero ha perso il capo???
cara valeria...e speriamo che il premier piu' liberale della storia italiana(a suo dire) non ci tagli internet con qualche altra legge porcata.....;sai uno proprietario di tre televisioni che dice in un suo canale che lui non e' mai in tv a me un po' lascia perplesso!!!
In effetti è una polemica che ha un senso. Concordo con il fatto che dedicarlo agli scrittori israeliani avrebbe avuto un senso, così invece acquista un signficato molto diverso e anche culturalmente parlando poco convincente.
Hai un blog interssante mi permetto di linkarlo immaginando di non fare cosa sgradita dato che ho visto che io ci sono già :-)))
Ciao
Daniele
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