domenica 20 aprile 2008

A COSA DEDICA TORINO LA SUA FIERA DEL LIBRO? AL 60/MO ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLO STATO DI ISRAELE

ERNESTO FERRERO E LA "FIGURA DEL CRETINO"


Dal sito della fiera del libro, aprendo un file pdf, si legge che: "la coincidenza dell'apertura della fiera di Torino 2008 con le celebrazioni del 60° anniversario della fondazione dello Stato di Israele viene ad essere un'evidente, assoluta casualità". Un chiaro inciso apologetico in un Paese che si nutre di coincidenze e casualità. Pare che l'Italia sia in mano al gioco biricchino del caso e ogni tanto, quando se ne ricorda, interviene lui, il deus ex machina.
Ma ora leggiamo un po' quello che ha detto Ernesto Ferrero (presidente della Fiera del Libro): Le proteste che continuano anche in questi giorni mi rattristano perché rappresentano l'incapacità della scuola, del paese, della società a formare giovani in grado di sostenere un contraddittorio in modo democratico e di interpretare la complessità che stiamo vivendo e che necessita di una grande apertura al dialogo. La Fiera ha sempre e solo promosso il dialogo, per capire cosa sta accadendo intorno a noi, peccato che questi ragazzi, ma anche tanti scrittori miei amici arabi, non abbiano voluto accettarlo”.
Per commentare queste parole riporto testualmente l'efficace sfogo letto sul sito "Misteri d'Italia":
" Sono parole di Ernesto Ferrero, direttore della Fiera del libro di Torino. Parole di fronte alle quali uno dice: “Ma Ferrero ci è o ci fa?”.
Come è noto, quest’anno la Fiera del Libro di Torino non sarà dedicata agli scrittori di Israele (il che sarebbe stato almeno plausibile), ma al 60/mo anniversario della fondazione dello Stato di Israele, che è come dire al 60/mo anniversario della tragedia palestinese. E che fa il tenero Ferrero, anima bella della cultura italiana? Si lamenta perché qualcuno protesta, non capisce perché altri agitino lo spauracchio del boicottaggio ed è addolorato perché i suoi “amici arabi” abbiano declinato l’invito a partecipare alla Fiera.
Caro Ferrero, ma sei così di tuo o qualcuno te lo fa fare?"
Sempre dal medesimo sito apprendo la seguente notizia:

A VATTIMO LETTERA ANONIMA DI MINACCE

Gianni Vattimo, docente di Filosofia Teoretica all'Università di Torino, che più volte nei mesi scorsi è sceso in campo per contestare la dedica della prossima edizione della Fiera del Libro di Torino al 60/mo anniversario della fondazione di Israele, ha ricevuto una lettera anonima minatoria in inglese nella quale viene insultato e invitato a ricordare la data del 16 ottobre 1972 quando a Roma venne ucciso a colpi di pistola lo scrittore palestinese Wael Zuaiter. Ad ucciderlo furono gli agenti del Mossad in quanto lo scrittore era vicino al gruppo terroristico di Settembre Nero.
Vattimo ha affermato: “Credo che la Fiera abbia sbagliato ad invitare Israele come ospite d'onore nel suo sessantesimo anno dalla Fondazione, come se questa fosse una festa per tutti. E non credo neppure che tutta questa storia, seguita alla decisione della Fiera, serva ad Israele”.

Fonte: Misteri d'Italia.


4 commenti:

nespolina ha detto...

ho postato il caso! :-)

nespolina ha detto...

che brutto...soprattutto Ferrero ha perso il capo???

adriano ha detto...

cara valeria...e speriamo che il premier piu' liberale della storia italiana(a suo dire) non ci tagli internet con qualche altra legge porcata.....;sai uno proprietario di tre televisioni che dice in un suo canale che lui non e' mai in tv a me un po' lascia perplesso!!!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

In effetti è una polemica che ha un senso. Concordo con il fatto che dedicarlo agli scrittori israeliani avrebbe avuto un senso, così invece acquista un signficato molto diverso e anche culturalmente parlando poco convincente.

Hai un blog interssante mi permetto di linkarlo immaginando di non fare cosa sgradita dato che ho visto che io ci sono già :-)))

Ciao
Daniele